La natura è grande nelle grandi cose, ma è grandissima nelle più piccole. [Bernardino da St. Pierre]
Il 25 maggio del '18
nasceva a l'Aquila, regno degli Abruzzi
un bambino dal futuro lungo e dotto
della dinastia dei Barozzi.
Il padre Giovanni e la madre Antonia Frascaria
animatamente discutevan per la via
sul nome da dare al figlio appena nato
ma al Comune Vinicio daccordo l'han chiamato.
Per un giorno non passò alla storia
perchè, se non m'inganna la memoria,
il 24 maggio di quell'anno
gli austro-ungarici la smisero di far danno
e cominciò la pace, il tempo vero
perchè sul Piave fermammo lo straniero.
Tempi duri furono per il bambino
che dalla guerra ebbe segnato il suo destino
e pur non avendo voglia di studiare
si riuscì comunque a diplomare
ma il suo sogno rimbalzò di villa in villa
fino a quando non vestì la divisa di balilla
e si recò nel regno di San Pietro
portando acqua avanti e vento indietro.
Venne il tempo dell'entusiasmo
quando l'italiano preso dall'orgasmo
si recava in una certa piazza
e come una marea invasata e pazza
invocava l'allora Marte della storia
di guidarli ancora alla vittoria
e fu così che un giorno quell'omaccio
fece partire tremila gavette... di ghiacco.
Era il '37 e il suo destino
nella Regia Aeronautica indicò il suo cammino
nel '38 lo fecero sergente
e dell'Aerologica diventò Assistente
e quando dalla Francia, siamo nel '40,
scriveva ti amo alla sua bella Iolanda
pensava bene di venirsene via
dalla spiaggia della Normandia
ed oggi racconta, ma non è vero
a quel famoso sbarco io c'ero.
Così successe che nel '42
con il carro trainato dall'asinello ed il bue
con la sua Iolanda stretta sopra il cuore
un momento di stasi in una vita avventurosa
il giorno che si legò all'amata sposa.
La tragedia non tardò ad arrivare
quando dai tedeschi si fece catturare
era il '43 quel pessimo momento
che lo chiusero nel campo di concentramento
ma non potendo pensare che la sua morte
arrivasse lontano dalle sue case
abbracciò il coraggio e una notte evase.
Tornò a casa stanco e logorato
ma soddisfatto per quel che aveva dato
alla sua Patria e all'amata Terra
che nel '50 lo decora al merito di guerra
con una croce ormai arrugginita
alla quale uomini ha legato la vita.
E venne il tempo dell'Italia in festa
l'ora della quiete dopo la tempesta
e il buon Vinicio che la divisa aveva lasciato
all'Aeronautica torna si, ma da impiegato
sempre serio e con profondo zelo
con gli occhi umidi torna a guardare il cielo
umidi di pianto per essere tornato
e per i morti la terra ha poi baciato.
Amico mio sappi perdonare
lo scrivano che ti ha fatto ricordare
un momento triste, pieno di dolore
un momento che fa tremare il cuore
perchè quel giorno che la terra tu hai baciato
l'hai fatto anche per qualcuno che non è tornato.
Ora che è passato il tempo
sentiremo ogni tanto insieme al vento
vecchie storie di Servaggi ed Eredia
che il tempo ormai s'è portato via
ma resta ancora dei più vecchi nella memoria
quel fatto strano che passò alla storia
quella del gatto con paracadute
uno di quei fatti che non si scordan più
quando dal terrazzo il gatto buttasti giù.
E' giunta l'ora del dolce commiato
ed è sempre triste dire addio ad un passato
ma noi che vogliamo bene ti aiuteremo
noi che di te non ci scorderemo.
Ferranti, Raiti e Cavalieri ti stringono le mani
così come fanno tutti i capitani
i marescialli ti abbracciano dolcemente
mentre gli altri ti indicano alla gente
come uomo di virtù rare
un'esempio per tutti da imitare.
Il grazie più caro, quello vero
il riconoscimento più dolce, più sincero
lo sentirai dal palpito del cuore
dall'uomo che ti fu ultimo Direttore
e non ti sorprenda questa sua carezza
perchè anche lui prova tenerezza.
Da chi ti scrive un ultimo pensiero
ora che cambierai il tuo sentiero
ti dia la vita sempre cose belle
ed ogni tanto torna a scrutar le stelle
ci troverai sempre, vedrai, questa gente
che di te non potrà mai scordare niente
ed io che ti vedrò essere mai domo
ti saluto piccolo, grande uomo.
D.S.
Ultimi commenti
08.02 | 05:54
Sarò di parte ma anche solo gli studi sono fantastiche opere d'arte
🥰
29.01 | 11:36
Grande, sempre Grande!!!
23.01 | 20:15
Grazie, se avessi altre foto di papà li potrei aggiungere alla sua pagina. Un abbraccio.
23.01 | 18:04
Ciao Pietro, grazie che tieni sempre vivo il ricordo di mio padre come artista. Un caro abbraccio. Stefania